Il wave pool surfing è una variante del surf praticata all’interno di strutture artificiali che generano onde meccaniche o pneumatiche, riproducendo condizioni simili a quelle del mare. Questa disciplina consente allenamento e competizione in ambienti controllati, con onde prevedibili, ripetibili e personalizzabili per diversi livelli tecnici.
Elementi tecnici fondamentali
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Generazione dell’onda: l’onda può essere creata tramite diversi sistemi:
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Pistoni pneumatici, foil idrodinamici o camere d’aria (es. Wavegarden).
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Turbine o pale meccaniche su binari (es. Kelly Slater Wave Co.).
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Spinta lineare su binario (es. Surf Lakes, Endless Surf).
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Shape dell’onda: personalizzabile per tipologia (destra/sinistra, barrel, riforma, ecc.), altezza, potenza, lunghezza della corsa e frequenza di generazione.
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Take-off e riding: simili al surf tradizionale, ma con un posizionamento più statico e prevedibile grazie alla sincronizzazione dell’onda, che consente maggiore precisione nelle manovre e un apprendimento più rapido.
Vantaggi tecnici
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Ripetibilità: l’atleta può allenare la stessa manovra su onde identiche più volte, affinando la tecnica in modo analitico.
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Controllo delle variabili ambientali: assenza di correnti, marea e affollamento variabile; condizioni ideali per la progressione tecnica e la valutazione oggettiva della performance.
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Analisi delle performance: i wave pool spesso integrano sistemi di registrazione video e analisi dati per valutare e migliorare le prestazioni degli atleti.
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Uso competitivo: i wave pool vengono sempre più utilizzati in contesti di gara (es. WSL Surf Ranch Pro) per garantire parità di condizioni tra atleti.
Attrezzatura
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Generalmente, identica a quella del surf da onda naturale: shortboard, fish, longboard, ecc., in base alla tipologia dell’onda artificiale.
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I materiali e i volumi della tavola possono, in alcuni casi, essere ottimizzati per sfruttare la prevedibilità e uniformità dell’onda, con design specifici come rail più affilati o volumi ridotti per manovre più radicali, tuttavia la scelta dei materiali, come nel surf da onda naturale, è sempre una scelta individuale.
Aspetti specifici
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Timing e posizionamento: richiedono precisione assoluta, poiché l’onda è spesso unica o ciclica, con margini ristretti per l’ingresso.
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Rischi: la presenza di bordi rigidi o fondali artificiali (spesso in cemento rivestito, piastrelle o materiali morbidi nei design moderni) richiede attenzione in caso di caduta per evitare impatti.
Il wave pool surfing è considerato una nuova frontiera tecnologica del surf, che permette allenamenti mirati, eventi spettacolari e accesso allo sport anche in zone lontane dal mare. Sebbene manchi l’elemento naturale dell’oceano, i wave pool democratizzano il surf, rendendolo accessibile in regioni lontane dal mare e promuovendo la crescita globale dello sport.