Pubblicato: 20 Maggio 2015

21 MAGGIO 1989: LO SCI NAUTICO PERDEVA IL CAMPIONE MARCO MERLO

tn Marco Merlo 20 maggio

tn Marco Merlo 20 maggioLe parole non sembrano sufficienti per esprimere lo stato d’animo degli appassionati di sci nautico, che vivevano intorno alla Federazione nazionale condividendone gioie (le vittorie!) e dolori, a volte di portata enorme, quella domenica sera del 21 maggio del 1989, quando si è sparsa la notizia terribile della morte di Marco Merlo, giovane campione di sci nautico (32 anni, un titolo continentale, quattro coppe europee e numerosi titoli italiani), coinvolto in un incidente aereo.

L’aereo privato che Marco, pilota professionista, ha pilotato per l’ultima volta ha avuto un guasto ai freni e subito dopo l’atterraggio, non ha risposto ai comandi schiantandosi contro il muro di cinta di una cascina.

Il mondo dello sci nautico ricorda oggi Marco Merlo, e lo ricorda con la tristezza di chi piange un amico giovane, in gamba, simpatico, che non c’è più e con l’orgoglio di aver avuto tra i propri ranghi un atleta di altissimo valore e una persona speciale.

“Per me e per tanti sciatori Marco era un IDOLO.” Patrizio (Kiko) Buzzotta, tecnico nazionale dell’alto livello delle Discipline Classiche lo ha conosciuto bene, “io sono più giovane, sono del 1970, lui era del 1956, Marco e il fratello Fabrizio, sono stati, per me, come fratelli maggiori. Le nostre famiglie erano amiche, un’amicizia fondata sull’amore per lo sci nautico e io venivo affidato a Marco e a Fabrizio tutte le volte che dovevo partire per una trasferta nazionale o partecipare al Trofeo del Mediterraneo, dove il regolamento prevedeva l’inserimento in squadra di un atleta delle categorie giovanili e spesso ero io. Marco, di indole protettiva,   mi accudiva come fossi veramente suo fratello minore. Ricordo quando mi stava vicino sul pontile di partenza, prima di tante prove di salto, la sua specialità prediletta.

Gli sono grato, perché se sono diventato un campione di livello mondiale è stato anche grazie a lui, attraverso Marco sono riuscito ad andare in USA ad allenarmi da Cory Pikos e fare un grande salto di qualità tecnica. Ancor oggi Marco è l’atleta italiano di sci nautico più conosciuto al mondo, sembra una battuta, ma non la è. All’estero, tra gli sciatori in età adulta non c’è nessuno che non lo abbia conosciuto o che non conosca la sua fama di atleta, in particolare era un saltatore e in salto ha vinto la medaglia d’oro europea nel 1975: il suo risultato più bello.

Come persona lo posso definire, eccezionale. L’aggettivo più giusto è: carismatico. Marco era un precursore, in tutto. Entusiasta della vita, trasmetteva a chi lo frequentava la gioia di vivere che lui sentiva e che lo faceva essere, semplicemente, una gran bella persona”.

“Ho iniziato ad andare a sciare in Florida con Fabrizio Merlo, fratello di Marco, negli anni ‘90” racconta il Presidente della FISW, Luciano Serafica, “ e ho avuto la fortuna di sciare in posti incredibili, con persone meravigliose, campioni del passato e del presente.

Tutti ricordavano sempre le gesta umane e sportive di Marco Merlo, quindi mi sono creato la convinzione che per noi, del mondo dello sci nautico, Marco Merlo rappresenta per le qualità umane,   per i traguardi sportivi e per la tragicità della sua fine, quello che è Gilles Villeneuve nel mondo della Formula1.”

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