Pubblicato: 28 Marzo 2019

Ciao Claudio!

tn RIVA CLAUDIO

tn RIVA CLAUDIOPoche ore fa è mancato Claudio Riva, lo “zio”, un caposcuola dello sci nautico paralimpico.

La storia di Claudio atleta di sci nautico inizia nei primi anni ’90 quando i precursori della disciplina si allenavano sul Lago di Mergozzo con tecnici provenienti dall’estero chiamati per trasferire ai nostri i principi della preparazione sportiva pensata per le persone con disabilità e le tecniche specifiche.

Voluto, organizzato e coordinato da persone appassionate di sport e di sci nautico prende forma a Mergozzo il Settore Disabili della FISW di cui Claudio è una delle figure fondamentali: con la squadra Claudio Riva condivide dal 1997 allenamenti, trasferte, gare e riconoscimenti.

Nel 2000 è campione italiano (cat.MP3) in slalom e figure, nel 2002 riceve dal CONI la medaglia al valore atletico, nel 2009 è vice campione del mondo (MP3) in figure e medaglia d’argento di squadra , nella stessa gara ottiene un ottimo 5° posto in slalom e conclude la stagione con la vittoria in figure all’Eurotour Disabili.

Nel 2012 Claudio si infortuna ma nonostante i problemi di salute che iniziano ad affliggerlo, riesce a gareggiare nei Campionati Mondiali disputati l’anno successivo all’Idroscalo di Milano dove la squadra italiana vince per la terza volta consecutiva, la medaglia d’argento.

Poi deve prendere la decisione più sofferta: smettere di sciare. Lo farà a malincuore, restando in contatto con le persone con cui ha condiviso tante avventure e legato allo sport che gli ha dato occasione di riscatto.

“E’ stato uno dei pionieri dello sci nautico paralimpico” racconta il compagno di squadra e amico non vedente Daniele Cassioli.” E’ stato quasi 20 anni in squadra, cambiava il panorama ma lui c’era sempre. Ha iniziato nel Lago di Mergozzo, passato dal Centro federale di Pusiano, infine al Centro tecnico federale di Recetto, lui c’era sempre. Poi a un certo punto è diventato per tutti lo “zio”! Perché ai Campionati Mondiali di Vichy FRA, dove ci siamo classificati secondi (squadra), Claudio aveva portato i suoi due nipoti Davide e Matteo, che cercavano e chiamavano lo zio Claudio in continuazione ….. e così è diventato lo “zio” anche per noi. Ho dei ricordi bellissimi: la carrozzina di Claudio è stata una delle prime che ho imparato a spingere, lui mi diceva dove andare e insieme si procedeva, lui vedeva e io lo spingevo: una collaborazione perfetta. Ho avuto un rapporto bellissimo con Claudio, lui infondeva energia in squadra era una presenza bella e significativa.”

L’ultimo saluto a Claudio Riva avverrà sabato 30 marzo alle 9.30 presso la Chiesa del Rosario di Vimercate.

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